Film "A Dangerous Method"
Film "A Dangerous Method"
A Dangerous Method (2011), diretto da David Cronenberg, esplora la nascita della psicoanalisi attraverso il rapporto tra Carl Gustav Jung, Sigmund Freud e Sabina Spielrein. Da un punto di vista filosofico, il film tocca tematiche fondamentali della psicoanalisi e del pensiero moderno.
Trama
Nel 1904, il giovane psichiatra Carl Gustav Jung cura Sabina Spielrein, una paziente affetta da isteria, applicando il metodo della parola basato sulle teorie di Sigmund Freud. Sabina migliora e diventa a sua volta una psicoanalista, ma tra lei e Jung nasce una relazione proibita.
Jung e Freud iniziano un intenso scambio intellettuale, ma presto emergono divergenze: Freud vede la psicoanalisi in termini scientifici e sessuali, mentre Jung sviluppa un approccio più mistico e simbolico. Il loro rapporto si deteriora e i due si separano.
Nel frattempo, Sabina trova la sua indipendenza professionale, anticipando alcune idee freudiane. Il film si chiude mostrando la definitiva rottura tra Freud e Jung, segnando la nascita di due correnti psicoanalitiche distinte.
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| Carl Gustav Jung, Sigmund Freud e Sabina Spielrein |
Razionalità vs. Irrazionale
Il film evidenzia la tensione tra razionalità e forze inconsce, una questione centrale nella filosofia moderna. Freud vede l'inconscio come un luogo oscuro dominato da pulsioni sessuali, mentre Jung cerca un approccio più spirituale e simbolico. Questa dicotomia richiama il contrasto tra Illuminismo e Romanticismo, tra il tentativo di spiegare tutto scientificamente e l'idea che l'irrazionale e il mito abbiano un valore profondo.
Il conflitto tra Freud e Jung
Jung, influenzato dal pensiero esoterico e dalla filosofia idealista, rifiuta il riduzionismo freudiano. Questo scontro può essere letto alla luce del dibattito filosofico tra materialismo e idealismo:
- Freud è vicino a una visione materialista e determinista della mente.
- Jung invece è più aperto a dimensioni trascendentali e archetipiche.
Il film mostra il passaggio dalla psicoanalisi come scienza nascente a un dibattito filosofico più ampio sulla natura della mente e della realtà.
Il ruolo dell'Eros
La relazione tra Jung e Sabina Spielrein introduce il tema dell'Eros come forza creatrice e distruttiva. Spielrein anticipa l’idea freudiana di Thanatos, la pulsione di morte, suggerendo che la distruzione sia necessaria per la trasformazione e la crescita. Questo concetto ha profonde radici nella filosofia tedesca, in particolare in Nietzsche (l'idea della "morte di Dio" come necessaria per la creazione di nuovi valori).
Il problema dell’autorità
Il rapporto tra Freud e Jung può essere interpretato anche come una riflessione su autorità e ribellione:
- Freud rappresenta il padre simbolico, colui che fonda un sistema di pensiero.
- Jung è il figlio ribelle che cerca di superarlo.
Questo riflette il concetto hegeliano di dialettica servo-padrone, dove l’allievo deve emanciparsi dal maestro per trovare la propria strada.
La soggettività e l'identità
Sabina Spielrein è una figura chiave nella riflessione sulla costruzione dell’identità. Da paziente a psicoanalista, il suo percorso mostra come il desiderio e il trauma plasmino l’identità umana. Il film evidenzia anche la difficoltà di liberarsi dai condizionamenti sociali e psichici, un tema affrontato da filosofi come Foucault e Sartre (l’influenza delle strutture di potere e la libertà individuale).

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