Domande pag. 304 e 308

Domande pagina 304 e 308

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1. In che senso per Bergson il tempo della scienza è spazializzato?
   La scienza considera il tempo come una successione di istanti misurabili, simile a punti su una linea, e lo riduce a una dimensione spazializzata. Tuttavia, secondo Bergson, questa concezione è artificiale perché il tempo vissuto (durée réelle) non è fatto di momenti separati, ma è un flusso continuo e indivisibile.

2. Quali sono i rapporti tra passato, presente e futuro nella vita di coscienza?
   Per Bergson, il tempo della coscienza è un continuo intreccio di passato, presente e futuro:
   - Il passato non scompare, ma resta attivo nella memoria e influenza le nostre scelte.
   - Il presente è il momento in cui percepiamo e agiamo, ma è sempre legato ai ricordi e alle esperienze passate.
   - Il futuro non è determinato in modo rigido, perché la vita è creatività e apertura a nuove possibilità.

3. In che cosa consistono i tre aspetti della memoria?
   Bergson distingue tre forme di memoria:
   1. Memoria abituale → è automatica e meccanica, usata per azioni ripetitive (es. camminare, scrivere).
   2. Memoria pura → conserva le esperienze vissute nella loro interezza, indipendentemente dal loro utilizzo pratico.
   3. Memoria cosciente → è l’interazione tra la memoria pura e il presente, quando richiamiamo un ricordo per orientare le nostre azioni.

4. In che senso il nostro passato non si perde mai?
   Secondo Bergson, il passato non svanisce, ma rimane sempre registrato nella nostra memoria. Anche se non ne siamo consapevoli, ogni esperienza vissuta continua a esistere e può riemergere in modo spontaneo o attraverso l’introspezione. La memoria è quindi una dimensione sempre presente della nostra coscienza.

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1. Come avviene la differenziazione degli esseri e delle specie secondo Bergson?
   Bergson spiega la differenziazione attraverso l'Élan vital (slancio vitale), una forza creativa che attraversa la natura e dà origine alle varie forme di vita. Questo slancio non segue un piano predeterminato ma si manifesta in modi diversi a seconda delle condizioni in cui si sviluppa.

2. In che senso Bergson parla di evoluzione "creatrice"?
   L'evoluzione non è un semplice adattamento meccanico all'ambiente, ma un processo creativo e imprevedibile. Lo slancio vitale spinge la vita verso nuove forme, introducendo variazioni spontanee che non possono essere spiegate solo con le leggi della biologia tradizionale.

3. Come si spiega la formazione della materia nella sua filosofia?
   Secondo Bergson, la materia è il risultato di un indebolimento dello slancio vitale. Quando la vita perde la sua creatività e diventa statica, si cristallizza nella materia. Questa visione contrasta con il materialismo, perché considera la materia non come la realtà ultima, ma come un prodotto secondario della vita.

4. Perché l'intuizione consente una comprensione piena della vita?
   Bergson distingue tra intelligenza e intuizione:
   - L'intelligenza è utile per analizzare e classificare, ma tende a frammentare la realtà.
   - L’intuizione, invece, è un’esperienza diretta e immediata che permette di cogliere il flusso vitale nella sua interezza. Solo attraverso l’intuizione possiamo comprendere veramente la vita e la sua natura creativa.

5. Quale atteggiamento etico prevale nelle società chiuse?
   Nelle società chiuse prevale un'etica statica, basata su regole rigide, tradizioni e conformismo. L’etica si fonda sull’obbedienza e sul mantenimento dell’ordine sociale, piuttosto che sulla libertà e la creatività individuale.