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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Søren Kierkegaard

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Søren Kierkegaard  Søren Kierkegaard è considerato il fondatore dell'esistenzialismo moderno. La sua filosofia ruota attorno all'individuo, alla fede e alla libertà, opponendosi al razionalismo astratto di Hegel e al conformismo della società. Attraverso un’analisi profonda dell'esistenza umana, Kierkegaard esplora la tensione tra disperazione e fede, tra angoscia e possibilità, offrendo una prospettiva radicalmente soggettiva sulla vita. Vita e contesto storico Søren Kierkegaard nacque a Copenaghen nel 1813 in una famiglia profondamente religiosa. Suo padre, un uomo severo e tormentato dal senso di colpa, influenzò profondamente il pensiero del giovane Søren. Dopo aver studiato teologia e filosofia, Kierkegaard si dedicò alla scrittura, pubblicando numerose opere sotto pseudonimi per esplorare differenti prospettive filosofiche. La sua vita personale fu segnata da un amore tragico per Regine Olsen, donna che amò intensamente ma dalla quale si allontanò, ritenendo che il ma...

Domande pag. 31, 34 e 36

Domande pagina 31, 34 e 36 PAGINA 31 In che senso Socrate rappresenta un modello per Kierkegaard? Socrate è un modello perché valorizza la ricerca della verità soggettiva e il processo individuale di comprensione, rifiutando il sapere dogmatico. Per quali ragioni il filosofo critica l'idealismo? Perché annulla l’individuo concreto e riduce la verità a un sapere astratto, mentre per Kierkegaard la verità è vissuta soggettivamente. Quale valore assume il concetto di "scelta" per Kierkegaard, anche in riferimento alla sua concezione della verità? La scelta è essenziale perché definisce l’esistenza e implica responsabilità. La verità non è oggettiva, ma si realizza solo attraverso una scelta personale. PAGINA 34 Perché la vita estetica conduce alla noia e alla disperazione? Perché è basata sul piacere effimero e, alla lunga, porta alla noia e alla consapevolezza della mancanza di senso. Perché anche la vita etica risulta, alla fine, insoddisfacente? Perché l’uomo, pur sforzan...

Henri Bergson

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Henri Bergson  Henri Bergson è stato uno dei più influenti filosofi francesi tra XIX e XX secolo. La sua opera si caratterizza per una profonda riflessione sul tempo, sulla coscienza e sulla natura della vita. Critico del determinismo scientifico e del positivismo, Bergson sviluppò una filosofia basata sul concetto di   durata   e sulla distinzione tra il tempo vissuto e il tempo misurato dalla scienza. Attraverso opere come   Saggio sui dati immediati della coscienza   (1889) e   L'evoluzione creatrice   (1907), Bergson influenzò la psicologia, la letteratura e persino la fisica contemporanea, offrendo una visione innovativa della realtà e della conoscenza umana. Vita e contesto storico Henri Bergson nacque a Parigi nel 1859 da una famiglia di origini ebraiche polacche e inglesi. Studiò all'École Normale Supérieure e divenne professore di filosofia. La sua carriera accademica fu coronata da numerosi riconoscimenti, tra cui il   Premio Nobel per l...

Domande pag. 311, 312 e 313

Domande pagina 311, 312 e 313 PAGINA 311 Che cos'è che la «coscienza constata senza fatica tutte le volte che, per analizzare la memoria, segue il movimento stesso della memoria»? La coscienza constata che la memoria non è un deposito statico di ricordi, ma un flusso dinamico che si attualizza nel presente. Seguendo il movimento della memoria, si comprende che essa è un processo continuo di rievocazione e ricostruzione. Di che tipo è il procedere della memoria? La memoria procede in modo fluido e continuo, non per segmenti separati, ma come una durata che si sviluppa nel tempo. Non è una semplice registrazione di dati, ma una rielaborazione costante del passato in funzione del presente. Qual è l'atteggiamento con cui ci disponiamo a ricevere un ricordo? L'atteggiamento è quello dell’attenzione e della concentrazione. Per evocare un ricordo, è necessario un certo grado di tensione mentale, come se la coscienza dovesse "mettere a fuoco" il passato per renderlo nuova...

Domande pag. 304 e 308

Domande pagina 304 e 308 PAGINA 304  In che senso per Bergson il tempo della scienza è spazializzato? La scienza considera il tempo come una   successione di istanti misurabili , simile a punti su una linea, e lo riduce a una dimensione   spazializzata . Tuttavia, secondo Bergson, questa concezione è artificiale perché il tempo vissuto ( durée réelle ) non è fatto di momenti separati, ma è un flusso continuo e indivisibile. Quali sono i rapporti tra passato, presente e futuro nella vita di coscienza? Per Bergson, il tempo della coscienza è un continuo intreccio di   passato, presente e futuro : - Il   passato   non scompare, ma resta attivo nella memoria e influenza le nostre scelte. - Il   presente   è il momento in cui percepiamo e agiamo, ma è sempre legato ai ricordi e alle esperienze passate. - Il   futuro   non è determinato in modo rigido, perché la vita è creatività e apertura a nuove possibilità. In che cosa consistono i tre asp...